Il cetriolo: Dissetante e rinfrescante contro il caldo estivo

Il cetriolo (Cucumis sativus) è una pianta erbacea annuale, appartenente alla famiglia delle Cucurbitaceae, che produce l’omonimo frutto. Originario probabilmente delle Indie orientali, dove è stato coltivato sin dall’antichità a scopo alimentare, si pensa che la diffusione in Italia sia avvenuta ad opera degli egiziani, con un largo consenso presso greci e romani che lo consideravano un ortaggio dissetante ed in grado di stimolare le facoltà mentali.

La maggiore coltivazione italiana risiede nel Lazio (dove si ottiene circa il 20% del raccolto nazionale), seguito dal Veneto (17%), dalla Puglia (16%), Campania (14%), Sicilia (11%), Calabria (5%) ed Emilia-Romagna (3%).

Le varietà più diffuse sono:

il Verde Lungo d’Italia;

il Marketer lungo fino a 25 cm;

il Mezzo Lungo Bianco con la buccia candida;

il Parigino.

Il cetriolo viene consumato prevalentemente crudo, per insaporire le insalate, come spezzafame, per preparare salse o centrifugati oppure sott’aceto, sott’olio o sottosale.

I cetrioli freschi sono composti soprattutto d’acqua (96,5%), seguono zuccheri solubili (1,8%), fibre (0,8%) proteine (0,7%) e grassi (0,5%) (fonte CREA).

Discreto è il contenuto di vitamine (vitamina A, vitamine del gruppo B, vitamina C, vitamina E, vitamina K), minerali (ferro, manganese, zinco, rame, calcio, potassio, fosforo, sodio, magnesio, fluoro) e sostanze antiossidanti (beta-carotene, luteina, zeaxantina).

Solo 14 calorie per 100 grammi, il cetriolo è un frutto dalle numerose proprietà benefiche per la pelle e per l’organismo in generale.

Ricco in acqua, è ritenuto particolarmente rinfrescante, dissetante e depurativo, ottimo alleato per l’idratazione del corpo e per la salute di reni e vescica (prevenzione di calcoli renali ed alla vescica e riduzione dei livelli di acido urico).

È consigliato nelle diete dimagranti, grazie al ridotto contenuto calorico ed alla presenza di acido tartarico, e per contenere la glicemia, grazie all’elevato contenuto in fibre ed alla ridotta concentrazione di zuccheri.

La combinazione di fibre ed acqua conferisce inoltre un effetto simil-lassativo, favorendo la pulizia ed il benessere intestinale.

Effetto interessante è anche quello sulla modulazione della pressione arteriosa, grazie al rapporto positivo potassio/sodio, e sulla riduzione del colesterolo LDL, attraverso steroli e sostanze antiossidanti.

Gli antiossidanti (vitamina C, vitamina E, luteina, zeaxantina, beta-carotene, lignani) conferiscono inoltre proprietà antitumorali, in particolar modo nei confronti del tumore al seno, alle ovaie, all’utero ed alla prostata, e di eliminazione dei radicali liberi, con prevenzione sull’invecchiamento precoce e su molte malattie.

Note sono anche le proprietà vermifughe e lenitive per la pelle.

Il cetriolo non presenta effetti collaterali particolari, ma per alcuni può risultare poco digeribile ed è meglio evitarlo in caso di sindrome del colon irritabile e colite. Se si eccede nel mangiarlo può causare indigestione e gonfiore. Si sconsiglia di assumerlo in caso di allergia.
In sede di acquisto è bene scegliere cetrioli con buccia lucida e ben tesa, non raggrinzita, con le due estremità sode, non mollicce. Anche la grandezza del frutto è un buon criterio per valutare la qualità del prodotto: cetrioli troppo piccoli o troppo grandi possono infatti essere, rispettivamente, indice di scarsa ed eccessiva maturazione.

La conservazione avviene in frigorifero nello scomparto delle verdure per 10 giorni ma si consiglia di consumarli subito per godere pienamente delle loro proprietà. È possibile anche conservarli sotto sale, dopo averli tagliati a fette.

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